Il Mugello

Storia e territorio

La conca del Mugello, è una depressione che inizia a formarsi 10 milioni di anni fa, quando i sedimenti di tutta la Toscana cominciarono a subire compressioni, che causarono il sollevamento della crosta terrestre, formando grandi pieghe e sbarramenti, e dando origine nel pliocene a conche lacustri che la normale erosione dei fiumi non riusciva a contrastare.

Si formano cosi la piana tra Firenze e Pistoia, il Mugello, il Casentino, la Valdichiana e la Valtiberina, il Valdarno; in quest’ultimo è ancora visibile la testimonianza dello strato argilloso nella zona di Rignano che bloccava il flusso delle acque e dei detriti dell’Arno.

Il Mugello è solcato dal fiume Sieve, è chiuso ad ovest dai monti della Calvana, a nord dal massiccio appenninico, superato dai passi della Futa, e seguendo verso est, dal Giogo di Scarperia, dalla Colla di Casaglia; e dal Muraglione sull’Alpe di San Benedetto. A sud troviamo un massiccio che lo separa dalla pianura fiorentina e dalla conca dell’Arno che ha nel monte Giovi la cima più elevata, ma al di sotto dei 1000 metri.

Il fiume Sieve prosegue verso sud ovest per immettersi nell’Arno a Pontassieve, diventandone il principale affluente prima di raggiungere Firenze.

Si incontra una vegetazione molto varia, a seconda delle altitudini. In pianura e fino ai 400 metri si coltiva la vite e l’olivo, oltre i 400 metri iniziano i castagni, i cerri e i carpini. Oltre i 900 metri incontriamo i faggi e gli abeti.

Il clima è considerato di transizione, relativamente mite.

La prime tracce della presenza dell’uomo risalgono al Neolitico, Stando ad alcuni studiosi, il nome deriva dalla tribù dei Magelli appartenente al popolo dei liguri, ma è dell’epoca etrusca la prima massiccia civilizzazione della zona, si conclude nel II secolo a.C., con la conquista da parte dei romani, che vi fecero passare due importanti vie di comunicazione con l’Emilia, la prima collegava Faenza a Lucca, e la seconda andava da Firenze a Ravenna.

L’invasione Longobarda ebbe come conseguenza la costruzione di fortificazioni e castelli per difendere il territorio che successivamente divennero sedi feudali. Successivamente all’epoca dei liberi comuni tutta la zona entrò a far parte delle zone d’influenza di Firenze e vide lo sviluppo e la crescita economica di Borgo San Lorenzo e Scarperia.